DIP SYSTEM (acrilico ad immersione)…SOSTITUISCE IL SISTEMA LIQUIDO/POLVERE…?
In questo nuovo articolo rispondo ad un pò di domande ricevute, in merito al diffuso falso mito che il sistema Dip System (acrilico ad immersione) equivalga all’utilizzare il sistema Liquido/Polvere…
Iniziamo facendo un po’ di chiarezza in merito: in tale tecnica non viene utilizzato l’ingrediente Monomero-liquido, ma solo la Polvere Polimerica e gli Aderenti Ciano-acrilati (colle).
Già da qui, puoi ben capire che è un sistema ben diverso dal sistema liquido-polvere. Praticamente, questa tecnica prevede l’utilizzo di colle sulla lamina ungueale, a cui segue l’immersione della stessa nel barattolo della polvere polimerica, oppure l’applicazione della polvere a “cascata”.
Ma, c’è un “ma”…a questo punto, occorre porre l’accento su alcuni aspetti, (per me molto importanti) che lo differenziano dal sistema L/P:
- Igiene
- Esposizione della pelle ad un prodotto non polimerizzato
- Forza e durabilità (strutture chimiche differenti)
Pensa a come viene utilizzato tale sistema: dopo aver steso sulla lamina la colla (ciano-acrilato), si passa all’immersione nel barattolo contenente la polvere polimerica (oppure all’applicazione “cascata”).
Quante volte verrà fatta tale operazione, e con quante clienti diverse? Utilizzando sempre lo stesso barattolo di polvere polimerica!
Quale sarà la conseguenza di tale operazione?
La Contaminazione del prodotto stesso, compromettendo, di conseguenza, anche l’igiene per le varie clienti (requisito fondamentale di ogni operazione in questa campo), poiché sarebbe esposta ad un eventuale rischio di trasmissione di microorganismi.
Allora la domanda successiva che mi è stata posta è:
“E se faccio lavare le mani, prima di iniziare il trattamento..?
Si, ok. Ma dopo il lavaggio, limerai le unghie, e sotto si depositeranno polvere e residui di lamina, che (seppur spazzolati) potranno ugualmente contaminare il barattolo di polimero sottostante.
Altro aspetto: esposizione della pelle ad un prodotto non polimerizzato.
La conseguenza di tale “routine”, dovuta all’immersione del dito in una polvere polimerica, e quindi, in un prodotto non polimerizzato, è l’esposizione della pelle, che potrebbe portare (a lungo andare) a sviluppare sensibilizzazioni o rischio di allergie.
Ma faccio anche una precisazione molto importante:
tutti i rivestimenti per unghie possono causare reazioni cutanee, ma nessun rivestimento, causerà problemi di questo tipo, se correttamente polimerizzato, e se si evita il contatto della pelle costante e ripetuto con prodotti non polimerizzati o non polimerizzati a sufficienza!
Ultimo punto: Forza e Durabilità.
Questo sistema è meno performante (da questo punto di vista) rispetto ad un sistema Gel uv o L/P.
Perchè? La polimerizzazione di questi sistemi a base di ciano-acrilati (colle) e quindi definibili “no-light system” (mi riferisco ai sistemi ad immersione) non creano un “reticolato”.
Mi spiego meglio, questi non formano delle strutture chimiche con cross-link (reticoli), quindi è facilmente intuibile che la struttura che creano non è forte e durabile tanto quanto i sistemi che, polimerizzando, creano strutture con cross-link.
Questo aspetto rende questo sistema più suscettibile all’utilizzo dell’acqua, ed all’ esposizione all’ umidità.
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Architetto & Docente Gelsomina Auriemma
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